Approccio collaborativo alla progettazione delle soluzioni
In tutto il panorama produttivo, la redditività è sempre legata all’efficienza produttiva. Tuttavia, nell’industria alimentare, i sistemi devono spesso ottenere non solo un rendimento straordinario, ma anche l’agilità necessaria per passare rapidamente da un prodotto all’altro.
DCC Automation, costruttore di macchine e integratore di sistemi, mira a soddisfare le esigenze del settore con macchine per la movimentazione dei materiali, trasportatori e sistemi chiavi in mano, incluse soluzioni di imballaggio primario e secondario personalizzate. L’azienda fa parte del programma PartnerNetwork™ di Rockwell Automation®.
“Tutte le nostre soluzioni iniziano con una collaborazione”, ha dichiarato Horia Saulean, Director of Robotic Solutions, DCC Automation. “Lavoriamo con i clienti per comprendere le loro esigenze e quindi sviluppare soluzioni che offrano il massimo valore. Queste soluzioni includono sempre più la robotica.”
L’approccio collaborativo dell’azienda e la competenza nelle applicazioni robotiche hanno portato un produttore di integratori alimentari a scegliere DCC Automation per una nuova soluzione di imballaggio delle casse.
Un sistema obsoleto non riesce a stare al passo
L’incartonatrice esistente funzionava sulla linea ad alta velocità del produttore, che gestisce il prodotto più venduto dell'azienda. La macchina comprendeva sia il montaggio che l’imballaggio delle casse. Gestiva due serie di casse per adattarsi a due dimensioni di prodotto.
Il sistema semiautomatico si basava su più controllori e trasportatori che stavano rapidamente raggiungendo la fine del loro ciclo di vita e registravano tempi di fermo fino al 10% a ogni turno.
Inoltre, il passaggio da una dimensione del prodotto all’altra richiedeva dai 40 ai 45 minuti. E sebbene il passaggio avvenisse solo una o due volte a turno, il sistema necessitava di continue regolazioni per mantenere i parametri corretti.
Infine, le funzioni di montaggio e imballaggio delle casse erano state combinate in un'unica macchina compatta con poco spazio per l’accumulo dei prodotti. Di conseguenza, il sistema non riusciva a raggiungere il throughput di 25 casse al minuto richiesto dalla prima linea. Due o tre operatori supportavano l'operazione imballando manualmente le casse sul lato.