La soluzione
“Siamo partiti da una situazione che prevedeva 20 PC stand alone a bordo di ogni singola linea, per arrivare oggi a una soluzione che ci permette di connettere una qualunque linea aggiuntiva, semplicemente aumentando di una unità il numero di I/O remoti che sono gestiti da un controllore programmabile (PAC) che è parte della struttura CED.“ afferma Gabriele Marco Ferrari, CEO di Bibit.
Il sistema di Architettura Integrata® fornita al cliente nell’arco dei due anni di sviluppo del progetto si compone di due controllori Allen-Bradley® CompactLogix® serie 5370 (una cpu L30ER ed una L36ER), di una trentina di moduli Allen-Bradley POINT I/O™ remoti, più altri sei per le torrefattrici. Tutti questi componenti comunicano tra loro e con i server tramite una rete EtherNet/IP™. Il PAC Allen-Bradley CompactLogix L30ER gestisce una dozzina di I/O remoti mentre il CompactLogix L36ER ne gestisce diciotto. Il tutto con un tempo di update di tre millisecondi grazie alla velocità garantita dai PAC di Rockwell Automation. I PAC comunicano direttamente con il server sul quale risiede il database SQL di Microsoft dove vengono registrati tutti i dati così come tutte le richieste che provengono dalle linee.
L’infrastruttura di rete con protocollo EtherNet/IP permette ai PAC di gestire in automatico anche i carichi di magazzino per la parte di consumi, di produzione e anche quella relativa alla torrefazione con carico del caffe torrefatto e scarico del crudo. Oltre a fornire i dati per la tracciabilità, i PAC che comunicano con un server intermedio trasmettono gli stessi dati al software di contabilità permettendo di registrare il carico del semilavorato, del prodotto finito a magazzino così come lo scarico dei componenti.
“E’ stato automatizzato un processo che, proprio per le sue dimensioni, sarebbe stato estremamente oneroso in termini di costi e tempi gestire manualmente e che, dal punto di vista della tracciabilità, sarebbe stato impossibile realizzare” continua Ferrari.