In Molteni Farmaceutici e in IBI Lorenzini, l’esigenza della serializzazione, nata prima di tutto come "obbligo normativo", si è progressivamente trasformata, complice l’adozione del software PharmaSuite di Rockwell Automation, nell'opportunità di portare in azienda un nuovo strumento di gestione dei processi di stabilimento, massimizzando e integrando la raccolta e l'analisi dei dati lungo l'intera supply chain.
Sull'importanza del dato e della sua gestione, a tutela della massima integrità lungo l'intera filiera produttiva, crede molto anche IBSA Farmaceutici Italia, per la quale le tecnologie di processo, oltre al controllo logico delle linee e al monitoraggio della produzione delle condizioni ambientali in senso stretto, devono ormai garantire la massima stabilità e sicurezza, insieme a una certa scalabilità e, sicuramente, la migliore fruizione da parte dell'operatore di linea. Per il produttore di farmaci è fondamentale avere piattaforme stabili e scalabili, che evitino le perdite di dati e favoriscano la possibilità di mettere in relazione questi dati con la massima rapidità.
Parola di end-user
Dal confronto con questi end-user emerge dunque la certezza che chi vuole rendere i propri processi produttivi "smart" e "4.0" deve necessariamente fare i conti con una gestione del dato di stabilimento sempre più snella, integrata e veloce. In altre parole, con un’automazione di processo "cognitiva". Come ci insegnano questi end-user italiani, nei contesti di Industria 4.0 sono e saranno sempre più vincenti standardizzazione e piattaforme aperte e integrate.
Perché si attui in via definitiva questa trasformazione digitale, quindi, è necessario investire negli apparati software per rendere i dati e le informazioni più utilizzabili e trasferibili a chi realmente servono, con una più stretta connessione tra IT e OT, fornendo un supporto alle decisioni senza precedenti. Senza mai dimenticare che la trasformazione digitale coinvolge tre elementi fondamentali: persone, processi e tecnologie.