Non capita tutti i giorni di entrare a far parte “attiva” dell’esposizione di un Museo, soprattutto se posizionati all’interno di un’area dedicata alle soluzioni industriali più avanzate. Ma qual è il reale extra valore di questa presenza?
Sono veramente molto lieto di essere stato invitato, pochi giorni fa, all’inaugurazione dello spazio Fabbrica del Futuro all’interno del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna. Per quanto mi riguarda è un evento straordinario, non solo per la presenza di Rockwell Automation all’interno della Fabbrica del Futuro, ma anche, e soprattutto, per il fatto che sia stato fortemente voluto e creato uno spazio museale dedicato alle nuove tecnologie e alla loro applicazione ed evoluzione nel mondo Industriale.
Se tutto il mondo parla di Industria 4.0. e della quarta rivoluzione industriale, un’ istituzione come il museo, da sempre deputata alla diffusione di conoscenze scientifiche e accademiche, non può più astenersi dal farlo in modo tempestivo e tecnologicamente avanzato.
Fino a qualche anno fa non sarei riuscito a pensare: “ Rockwell Automation entra in un museo”, senza associare questo concetto a un valore riferito al passato. Un’altra caratteristica di queste istituzioni, era la distanza fisica tra l’oggetto esposto e il visitatore e quindi la totale mancanza di interazione tra le parti. La massima espressione di fruizione era spesso rappresentata dal cartello descrittivo, non era permesso toccare nulla così come sperimentare.
Oggi non è più così. Le strategie di comunicazione dei musei si stanno completamente rivoluzionando anche grazie alla presenza e all’utilizzo di tecnologie che permettono ai visitatori di vivere un’ esperienza coinvolgente e maggiormente relazionale con quanto esposto.
Con Fabbrica del Futuro, lo spazio espositivo interattivo e multimediale voluto dagli Amici del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna e realizzato grazie alla collaborazione di aziende e università, la tecnologia non è solo un mezzo, ma diventa essa stessa oggetto dell’esposizione museale.
Fabbrica del Futuro ribadisce l’importanza del cambiamento radicale che sta interessando il mondo industriale a tutti i livelli e sta completamente trasformando le modalità di interazione tra l’uomo e la macchina. Con la presenza di un suo pannello, tappa di un viaggio guidato attraverso cinque isole tematiche - simulazione, realtà virtuale, additive manufacturing, automazione industriale e big data - Rockwell Automation offre a tutti la possibilità di scoprire e toccare con mano le opportunità offerte dall’automazione più avanzata e dalle tecnologie più innovative.
Avrete anche modo di sperimentare come l’interconnessione di dispositivi, macchine e sistemi, rendendo disponibili e fruibili informazioni al mondo dell’operation technology (OT) e a quello dell’information technology (IT), permette di dischiudere orizzonti produttivi e occupazionali del tutto inediti.
Pensando al numero di persone di ogni età che ogni anno visita i musei, credo sarebbe utile promuovere e moltiplicare iniziative di questo genere volte alla diffusione della cultura dell’innovazione. Ciò è determinante nel guidare le generazioni future nelle proprie scelte formative e nell’incentivare chi è già all’interno di un contesto produttivo ad arricchire il proprio patrimonio conoscitivo con nuove competenze.
Pubblicato 1 aprile 2019